Brico-Perla: Forbici e Carta... un incontro

Ritagliare la carta è un passatempo che praticamente tutte abbiamo fatto almeno una volta. I miei ricordi vanno all'infanzia, quando era quasi una magia, veder nascere, da un foglio ripiegato e ritagliato, una fila di sagome di bamboline che si tenevano per mano.

Per chi si diletta di decoupage, saper ritagliare con precisione una figura, è parte essenziale per la perfetta riuscita del lavoro, insomma con una buona forbice tutte sappiamo "tagliare", ma quest'estate mi sono imbattuta per puro caso, in una mostra, che mi ha lasciato senza fiato, ho capito che qualsiasi passatempo, nelle mani giuste, può diventare grandioso.

Questa delicata e graziosa signora Danese, che vive in Norvegia, si chiama Karen Bit Vejle e pratica il "psaligraphy", cioè ritagliare la carta. Psaligraphy è un’arte lenta, che richiede tempo per padroneggiarla ed è decisamente contro corrente con i tempi attuali, in cui tutto deve essere fatto velocemente, Karen la definisce letteralmente come "l’arte di disegnare o dipingere con le forbici" e infatti dicono che lei crea immagini di “aria e carta”.

Karen Bit Vejle ha imparato a ritagliare da bambina quando a Natale e Pasqua la tradizione le faceva tagliare piccoli pezzi di carta. Ha così scoperto di essere abile con le forbici e, un po' alla volta, si è impadronita della tecnica, tutte le linee del taglio della carta sono collegate tra loro in una rete intricata e complessa. Fino a 16 anni è rimasto solo un passatempo, ma un giorno d'estate, nel parco Tivoli a Copenhagen, ha visto un uomo seduto al sole che tagliava sagome di carta con motivi che non aveva mai visto prima. E' stata una folgorazione, è rimasta  a guardare come quell'uomo manovrava le forbici per produrre la più bella carta mai vista e arrivata a casa ha preso le forbici da cucire di sua madre e, da allora ha sempre tenuto carta e forbici "in vista". 

Per più di 35 anni ha affinato la sua tecnica, è partita da un fiocco di neve ed è arrivata a questo...

e questo...

Si può tranquillamente affermare che è una delle poche artiste in Europa che può tagliare a un livello così alto, sia tecnico che artistico.

Le sue opere, come ho potuto constatare guardando un video durante la mostra, sono formate da un unico grande pezzo di carta che lei poi ritaglia utilizzando un semplice paio di forbicine. Seduta, con il foglio grande come un lenzuolo adagiato sulle ginocchia, ascolta musica, per trovare un ritmo naturale di taglio che segue la ripetizione della musica, curando ogni singolo taglio, perché anche il più piccolo errore può avere conseguenze disastrose sul conseguimento del risultato finale.

Vi è molto umorismo nelle immagini di questa artista, e la capacità di identificare la gioia nelle piccole cose. Altrettanto spesso, però, si confronta con profonda serietà su temi che coinvolgono sentimentalmente e fanno riflettere. 

Ne sono un esempio le sue "Ballerine Bulldog" dove la danzatrice ha una volta una pistola, così è in grado di puntare ai suoi obiettivi, un'altra una chiave, per avere la capacità di aprire ogni porta, oppure il numero di prigionia di Nelson Mandela.

" I want to make adventurous design that tells us important stories."

"Voglio fare del design avventuroso che ci racconta storie importanti"

Vi lascio con una sua frase:

“My heart and soul are at peace when I have the scissors in hand and the paper dances between the blades. If my scissors can manage to make you stop and wonder for just one instant, I will be happy”

"Il mio cuore e la mia anima sono in pace quando ho le forbici in mano e la carta danza tra le lame. Se le mie forbici riescono a farti fermare e fantasticare per un solo istante, sarò felice "

tratto da http://papercutart.no/
http://www2.fiskars.com/About-Us/Featured-Artists/Karen-Bit-Vejle