Bianca come il latte, Rossa come il sangue
Buon pomeriggio perline, oggi volevo un po' divagare da Stardoll...volevo parlarvi di un film che ho visto recentemente.
Il 4 Aprile 2013 è finalmente uscito
al Cinema il fil tratto dal romanzo di Alessandro d’Avenia “Bianca come il
latte, Rossa come il sangue” pubblicato nel 2010. Nel film si narra la storia
di Leo, un ragazzo di 16 anni, alle prese con le tipiche difficoltà della sua
età: il Liceo, gli amici, il calcetto, ma soprattutto l’amore per Beatrice.
Beatrice è speciale, ha i capelli rossi come il sangue, il colore preferito di
Leo mentre la sua pelle è bianca, come il latte. Lui è totalmente,
completamente innamorato di Beatrice ma non ha il coraggio di dichiararsi,
l’unica a sapere la verità è Silvia, la sua migliore amica, lei è l’azzurro, il
colore dell’amicizia, l’unica in grado di comprenderlo fino in fondo.
Tutto sembra andare bene, ma poi, Leo fa una terribile scoperta, Beatrice è malata, ha la leucemia e il suo sangue sta diventando irrimediabilmente bianco, proprio quel colore che tanto detesta e gli ricorda il vuoto. Leo cerca in ogni modo di salvare il suo sogno; passa le sue giornate con Beatrice cercando di realizzare tutti i suoi desideri, viaggiare, suonare la chitarra, innamorandosi ogni giorno di più di quella fragile ragazza. Leo decide perfino di di donare il suo midollo osseo per tentare di salvarla e, quando scoprirà di non essere compatibile, l’unica persona che sembra capirlo e confortarlo è il Sognatore, il suo supplente di Storia e Filosofia. Lui non è il classico tipo di prof. da prendere a palline di carta, anzi sembra conquistare tutti gli alunni con la sua grande passione e tenacia, forse per questo riesce a comprendere la situazione complicata che sta affrontando. Improvvisamente Beatrice muore. Smette di combattere e cede alla malattia, lascia un vuoto immenso nel cuore di tutti coloro che gli hanno voluto bene e che l’hanno sempre amata. Leo non riesce a credere che lei non ci sia più e che il suo sogno sia svanito così.
Solo alcuni mesi dopo la sua morte si ricorda ciò che Beatrice gli aveva detto, l’amore per lei era solo passione mentre la ragazza di cui era realmente innamorato è Silvia, lo si capiva da come la descriveva e dalla luce che c’era nei suoi occhi quando la nominava.
Ovviamente, il film non potrà mai trasmettere le emozioni di un libro, che invece ci fa sentire parte della storia e ci permette di percorrerla assieme ai personaggi, provando felicità, tristezza e imparando a conoscere il valore della vita.
Il film risulta tuttavia abbastanza attinente per quanto riguarda i personaggi, anche se vengono saltati diversi passaggi importanti a discapito della trama. Quelli che, però, hanno tanto amato il libro rimarranno con il rammarico di non aver sentito cantare “Aria”.
Tutto sembra andare bene, ma poi, Leo fa una terribile scoperta, Beatrice è malata, ha la leucemia e il suo sangue sta diventando irrimediabilmente bianco, proprio quel colore che tanto detesta e gli ricorda il vuoto. Leo cerca in ogni modo di salvare il suo sogno; passa le sue giornate con Beatrice cercando di realizzare tutti i suoi desideri, viaggiare, suonare la chitarra, innamorandosi ogni giorno di più di quella fragile ragazza. Leo decide perfino di di donare il suo midollo osseo per tentare di salvarla e, quando scoprirà di non essere compatibile, l’unica persona che sembra capirlo e confortarlo è il Sognatore, il suo supplente di Storia e Filosofia. Lui non è il classico tipo di prof. da prendere a palline di carta, anzi sembra conquistare tutti gli alunni con la sua grande passione e tenacia, forse per questo riesce a comprendere la situazione complicata che sta affrontando. Improvvisamente Beatrice muore. Smette di combattere e cede alla malattia, lascia un vuoto immenso nel cuore di tutti coloro che gli hanno voluto bene e che l’hanno sempre amata. Leo non riesce a credere che lei non ci sia più e che il suo sogno sia svanito così.
Solo alcuni mesi dopo la sua morte si ricorda ciò che Beatrice gli aveva detto, l’amore per lei era solo passione mentre la ragazza di cui era realmente innamorato è Silvia, lo si capiva da come la descriveva e dalla luce che c’era nei suoi occhi quando la nominava.
Ovviamente, il film non potrà mai trasmettere le emozioni di un libro, che invece ci fa sentire parte della storia e ci permette di percorrerla assieme ai personaggi, provando felicità, tristezza e imparando a conoscere il valore della vita.
Il film risulta tuttavia abbastanza attinente per quanto riguarda i personaggi, anche se vengono saltati diversi passaggi importanti a discapito della trama. Quelli che, però, hanno tanto amato il libro rimarranno con il rammarico di non aver sentito cantare “Aria”.
Voi l'avete visto?!?
Non l'ho visto.. e non penso che lo vedrò... non so, questi film che vedono tutti non mi spirano molto... sono strana io
RispondiEliminaLibro scritto malissimo. Robaccia commerciale. Temendo che il film non fosse da meno ho preferito non vederlo
RispondiEliminaLetto e visto
RispondiElimina@Serena Rossi non è come ti immagini,te lo assicuro