LA FOCARA


La focara di S. Antonio Abate





un avvenimento molto importante e sentito nel Salento, sono i festeggiamenti per Sant’Antonio Abate (251 circa – 17 gennaio 357), detto anche Sant’Antonio del Fuoco, che hanno culmine con l accensione della  "Fòcara", un immenso falò costruito intrecciando sapientemente  paglia e tralci di vite secchi  determinando una caratteristica forma a cono alta diversi metri( la più famosa è quella della città di Novoli dove raggiunge i 25 metri)


Sant’Antonio Abate è il protettore degli animali da stalla e da cortile per questo prima dell accensione della focara  ,  si benedicono gli animali e anticamente veniva dato loro del pane benedetto per proteggerli da malanni
L' accensione è un momento suggestivo anche  perché ad accendere il falò sono i fuochi d’artificio che si innalzano dalla Focara stessa.

C' è grande festa tutt' intorno e veder svolazzare nell aria le "fraciddre" ossia le scintille di fuoco crea un atmosfera molto particolare quasi magica se poi si aggiunge l allegria dei canti popolari intonati e “sardizze ‘rustute” e “mieru” ovvero salsicce alla brace e vino capirete perchè questo momento di aggregazione è cosi amato.
ma il rito non finisce qui, allo spegnimento del fuoco , sino a pochi anni fa le donne riempivano i braceri di casa e il giorno dopo le ceneri venivano sparse nei campi come gesto propiziatorio per un buon raccolto

da voi ci sono festeggiamenti simili ? se si, ci raccontate in due righe come avvengono?

Commenti

  1. wow.. ma è una roba meravigliosa... avevo visto falò bellissimi.. ma questo è una cosa che sfugge dalle mie migliori supposizioni!

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  2. anche da noi il 16 gennaio si festeggia (nel nostro dialetto " su focoroni di sant'antonio"fanno una grande catasta di legna, tutti i bimbi del paese portano le armi giocattolo che si mettono nella grande catasta a cui poi daranno fuoco, il prete darà la benedizione in onore di san'antonio, simboleggia la distruzione del male simbolico, in questo caso le armi, hai bimbi daranno in cambio degli altri piccoli doni :)

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  3. Su Fogadoni (il grande falò),
    in onore di Sant'Antonio Abate

    Non c'è paese, in Sardegna, che nella sua storia non abbia festeggiato il santo del fuoco: Sant'Antoni e' su fogu. Tuttora è una festa molto sentita, e talvolta viene riscoperta e valorizzata da quei paesi che ne avevano perso la memoria.
    Su Fogadoni si festeggia il 16 gennaio, giorno di Sant'Antonio Abate. Alcuni giorni prima della festa, si raccoglie la legna destinata al grandè falò (su fogadoni), ma in alcuni centri la raccolta, e quindi il clima di festa, inizia il sabato precedente.
    Il divampare del fuoco è preceduto dalla benedizione del sacerdote. Intorno a su fogadoni le famiglie, gli amici e i passanti occasionali ballano e cantano, si beve il vino rosso, si mangiano le fave bollite e i dolci preparati per la ricorrenza, quando il fuoco si consuma, molti amano prendere con le mani i tizzoni neri di fuliggine e accarezzare il viso dei vicini, in segno di buonaugurio. In altri paesi invece si conservano, come cimeli, i tizzoni, cui si attribuisce la facoltà di allontanare la mala sorte.

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  4. Farà un effetto bellissimo dal vivo...! Nella nostra città, d'estate in onore del patrono San Vito, i negozi rimangono aperti tutta la notte, e sul lungomare vengono fatte processioni e sparati giochi artificiali sul mare

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