Le origini dei blue jeans

Vogliamo parlare con voi di un capo d’abbigliamento che tutti, ma davvero tutti, abbiamo.

Blu, bianchi, neri, rossi, verdi...stretti larghi, corti, lunghi, comodi, aderenti. Ci andiamo a scuola, al lavoro ma anche in giro la sera, qualche volta al mare, ma anche in montagna; ne abbiamo almeno un paio nell’armadio. È l’unico abbigliamento che non passa mai di moda, li mettevamo da piccoli e ancora oggi li utilizziamo: i blue jeans !

La storia dei jeans è davvero interessante: perché è interessante capire il segreto di un evergreen, sempre di moda negli anni e nelle nazioni, che non stanca e non smette mai di vestire giovani e adulti.
"Blue" ne indica il colore, "Jeans" la città d’origine:
entrambi i fattori hanno avuto a Genova, più precisamente nel suo porto,la tappa iniziale del loro lungo cammino per le vie del mondo. 

Al contrario della credenza comune i blue jeans non sono di origine americana ma italiana.
Il nome denim jeans deriva dalla particolare tintura blu proveniente da Nimes in Francia (dal cui nome deriva Denim) che i genovesi usavano per colorare il cotone.
La tela blu di Genova (blue de Genes) sbarca in america nell'Ottocento e solo nel 1856 Levi Strauss inizia la produzione industriale, confezionando pantaloni per minatori, operai e cercatori d'oro.

Da quel momento il jeans è sempre stato presente nella storia moderna fino ai giorni nostri.
Il jeans è diventato simbolo di abbigliamento informale e quotidiano usato da tutti senza distinzione di età sesso o estrazione sociale.
Una breve panoramica della storia del capo d'abbigliamento che non passa mai di moda.

1850
In America, viene prodotto un semplice paio di pantaloni da lavoro, resistenti e durevoli, prodotti su particolare richiesta della comunità mineraria, in quel tempo in rapida crescita. 


Seconda Guerra Mondiale
Finora, il jeans era rimasto esclusivamente un indumento da lavoro, utilizzato anche dall’esercito statunitense, per poi diventare, nel dopoguerra, un indumento da tempo libero.


 
 Anni ’50
Il jeans arriva in Europa, insieme al prestigio delle armate americane vincitrici. Poco dopo, il cinema americano traina il boom del casual e i jeans cominciano a entrare nelle case dei giovani insieme ai primi idoli del cinema e del rock'n'roll, da James Dean a Elvis Presley.


Anni ’60  : Il prodotto doveva essere "distribuito"
Il jeans diventa l'indumento della ribellione giovanile, dell'insubordinazione urbana, manifesto della voglia dei giovani di prendere le distanze dalla monotonia e dall'ipocrisia del mondo adulto. Non a caso, nel '68 diventa il simbolo dei giovani, della trasgressività e fa da protagonista nelle manifestazioni sessantottine diventando il pantalone più portato in assoluto.
  

Anni '70 : Il prodotto deve anche essere di “qualità”
Col declino della contestazione, i vari brand si impadroniscono del jeans come parte integrante del loro pret-à-porter. Qualcuno propone l'idea di un jeans elegante, che anche un uomo di successo può indossare. In questo periodo il famoso pantalone entra negli armadi dei giovani di tutto il mondo.

Anni '80 : Ed ora, anche, ma soprattutto “bello”
Il pubblico sembra preferire il jeans firmato, un po' per la novità e un po' perché così vuole la tendenza.

Anni '90 : Il prodotto dovrebbe essere anche “sano e sicuro”
Questa nuova tendenza non viene raccolta dal mondo della moda, superficiale e mal disposto ai valori. Continua invece a declinarlo con le tendenze degli anni ’80, ecco il finto trasandato, con applicazioni colorate di altri materiali, e di modelli con inserti di pizzo, strass, piume e pitone. Il nuovo jeans non è più solo un capo per i giovani e per il tempo libero, ma diventa un oggetto di lusso.

Anni 2000
Arriva l’ultimo, il quinto “elemento” per ottenere il prodotto perfetto, nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente: “etico”.
Anche questo valore non viene raccolto. Per ottemperare alla richiesta di un prodotto a basso prezzo, invece di lavorare sui modi di distribuzione, fioriscono produzioni in Paesi che non rispettano l’uomo e l’eco-sistema. Si fanno tagli, lavaggi chimici, cuciture inutili e di tutto, nella disperata ricerca del nuovo, di differenziare un prodotto, che oramai ha visto tutto.


Non è incredibile che il materiale un tempo utilizzato nei porti, nei cantieri, nelle navi, fra i marinai, sia ora stabile da anni sulle passerelle di tutto il mondo? 
Ma non solo: che i blue jeans siano oggi il capo di moda sempre trendy, sempre cool, sempre adatto alle situazioni, abbinabile con tutto e di tutti i colori!

Anche per voi i jeans sono un must? Li preferiti stretti o larghi? E… quanti ne avete nell’armadio?

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