Quando la vita era un Charleston - parte 4


Gli anni '20: la donna si veste per spogliarsi


Il desiderio di movimento e d’allegria, che si manifesta con gli entusiasmi per il jazz e per il charleston, e i nuovi mezzi di comunicazione, la bicicletta, l'automobile, i tram, richiedono un vestiario pratico e sportivo...
Era assolutamente vietato mostrare la pelle nuda. Per sfuggire a sguardi indiscreti e mantenere intatto il biancore della pelle, le donne indossavano abiti pesanti che le coprivano interamente, mani e piedi compresi: cappello, guanti, abito lungo, calze di lana, scarpe e ombrello per ripararsi dal sole.
 Muoversi fra le onde e sulla sabbia vestite da capo a piedi non era però molto comodo e a poco a poco, nell’ultimo decennio del secolo, le donne cominciarono ad alleggerirsi e ad accorciare fino al ginocchio i “vestiti da bagno”. Nel corso degli anni ’20 e ’30 si scoprirono altri centimetri di pelle provocando uno scandalo al sole.
"Che cosa si propongono queste signorine, che girano in pubblico mezzo denudate e sempre più denudate? Corrompere, destare fiamme di sensualità e d’impurità nel cuore degli adolescenti e trascinare la gioventù maschile sulla via della rovina fisica e morale?".

Ai rigidi criteri moralistici di una certa stampa, che fa pensare a donne disinibite, senza vergogna e senso del pudore, si aggiungono anche le considerazioni di chi, con molta pacatezza, tenta di avvertire nell'abbigliamento femminile i sintomi del cambiamento dei tempi. La Guida del Bagnante, al di fuori di eccessive preoccupazioni etico morali, il 19 luglio 1925, cerca simpaticamente di risolvere il dilemma: "Le donne si spogliano per vestirsi o si vestono per spogliarsi?".




Sulla spiaggia la moda registra un terremoto! Rotto ogni vincolo con la tradizione, le donne si spogliano con la massima disinvoltura. Il costume da bagno diventa sempre più mascolino e succinto. Le aderenti magliette modellano ed evidenziano le forme del corpo.
La vita in spiaggia, senza più la divisione tra uomini e donne, è svago, distrazione, divertimento. Si passeggia in libertà, si gioca, si scherza, si fanno pettegolezzi e maldicenze. L'abbronzatura non furoreggia ancora, il nero sulla carnagione non convince.



Commenti

  1. "Le donne si spogliano per vestirsi o si vestono per spogliarsi?". BEL DILEMMA....bellissimo articolo e le foto che avete scelto riproducono quel periodo in toto, se avete notato le donne sorridono sempre, hanno una vitalità mai vista prima...

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  2. Prima c'era senz'altro più senso del pudore.C'era meno esibizionismo. Qualcuno dirà "si ma era esagerato"....e in parte è vero. Però dobbiamo anche pensare che attualmente di senso del pudore in giro non se ne sente nemmeno l'odore. In spiaggia sfoggiano microbikini e costumi ad alto contenuto erotico XD e da ventunenne posso dire che magari un pò di pudore in più non guasterebbe. Comunque l'articolo è scritto in modo molto fluido e comprensibile. Molto bello, anche le foto. Brava :)

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  3. Bellissime foto, l'articolo è fatto con grande passione!!

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