Quando la vita era un Charleston - parte 5

 Nascita del cinema sonoro


Uscito nelle sale statunitensi il 6 ottobre 1927, Il cantante di jazz, segna la nascita dell'era del cinema sonoro. Diretto da Alan Crosland e interpretato da Al Jolson è la storia di un ragazzo ebreo che sconvolge le tradizioni di famiglia per seguire la sua passione: la musica jazz.

Oggi risulta strano pensare come si potesse definire film sonoro un lungometraggio per buona parte muto e accompagnato da didascalie. Se infatti escludiamo le 9 canzoni totalmente musicate e cantate, le parti parlate si riducono a poco più di un minuto di dialogo durante l'esecuzione della canzone "Blue Skies" e a poche altre brevi frasi. A quei tempi, però, tutto ciò era percepito come un portento della tecnica e il jazz divenne colonna sonora non solo di quel film, ma precursore di molti altri, come Il re del jazz (1930) di John Murray Anderson o La città del jazz (1947) di Arthur Lubin.

Infatti "Il cantante di Jazz" non è il primo film interamente parlato, il primato va a Lights of New York che fu lanciato l'8 giugno 1928 dalla stessa Warner Bros che verso la fine dello stesso anno, con Il cantante pazzo (Al Jolson), ripeté il successo del film precedente.
Una curiosità: la prima frase "Aspettate un momento, aspettate un momento, non avete ancora sentito niente" che sembra sia stata messa li ad arte, in realtà fu detta perché cominciarono a registrare il disco "Vitaphone" senza che il Tecnico Audio fosse completamente pronto con i microfoni ed è poi rimasta nella copia finale inserita nel film.

Il film ebbe grande successo di pubblico, colpito dalla magia del sonoro salvando di fatto la casa di produzione (la Warner Bros.) che rischiava il fallimento e fu nominato all'Oscar per il miglior adattamento, mentre la Warner Bros. ricevette dall'Academy un Premio speciale «per aver prodotto il pionieristico ed eccezionale primo film sonoro, che ha rivoluzionato l'industria cinematografica».

tratto da wikipedia

LA NOSTRA MODELLA DEL GIORNO:


Gendj interpreta perfettamente lo scopo di questo concorso: usare oggetti comuni di arredamento e trasformarli in abito. Ecco che andando a scoprire come ha composto il suo abito troviamo ghirlande natalizie che decorano il collo come l'abito e le stelline cadenti luccicanti diventare frange...


Ma certamente l'uso dei cuscini per creare il corpino di questo morbido e comodo abito è l'idea più originale...


Speriamo di vedere molte creazioni così fantasiose in questo concorso.

Commenti

  1. Bello l'articolo e Guenda ha sempre quella vena artistica che riesce a trasformare qualunque immagine in cose inimmaginabili!

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  2. ...solo lei può farlo è una maestra in qsto...complimenti anche per il bellissimo articolo

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  3. Molto fantasiosa, troppo bella! :)

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  4. ....scusate ma è la mia pupa preferita....fiuuuuhh!!!! che schianto

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  5. La fantasia è il suo forte...lei è un'artista nata!! Complimenti

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