BRICO-PERLA: kenisha

Oggi vi presento Kenisha e i suoi bellissimi lavori ad uncinetto.
Kenisha ha imparato a lavorare all'uncinetto da ragazzina e ha scoperto di avere una passione per questa intramontabile arte, ha creato innumerevoli lavori che ama soprattutto regalare. Ci scrive quanto è stata orgogliosa di creare e poi confezionare le bomboniere per le comunioni dei suoi figli, e guardando le foto dei capolavori che ci ha inviato, le dobbiamo dare ragione.


Il delicato centrino e il delizioso cestino porta caramelle ci fanno capire come la lavorazione all'uncinetto si presti per realizzare anche oggettistica, infatti il classico centro se adeguatamente inamidato e messo "in forma" può diventare un vero e proprio oggetto d'arredamento, non solo la decorazione "sotto vaso" a cui siamo abituate.


Anche la bordura di questo asciugamano, che kenisha ci spiega può essere utilizzata anche come decorazione per una tenda, ci da lo spunto per ricordarvi che i pizzi applicati sul fondo di una gonna o ai polsini di una camicetta rendono assolutamente unico ed originale il vostro stile.
A tutte voi che vorreste cimentarvi spiega che i punti base non sono molti: catenella, punto basso, punto alto. Già con questi potete creare molti lavori, e usandoli come base per punti più complicati si possono creare molti motivi decorativi. La grandezza dell'uncinetto si deve adeguare alla grossezza del filo e gli schemi da seguire per realizzare centrini, maglie, piccola oggettistica, si possono trovare nelle riviste specializzate, le stesse da cui trae spunto la nostra Brico-Perla. 
kenisha però ritiene che sia difficoltoso imparare a lavorare all'uncinetto seguendo semplicemente le indicazioni di queste riviste e devo darle ragione, consiglia di trovare una persona che vi insegni, come sua cugina ha fatto con lei, che vi possa seguire e dare consigli su come tenere l'uncinetto e far scorrere il filo tra le dita, per poter in poco tempo dominare questa tecnica, anche se solo il tempo e la pratica vi doneranno l'esperienza... per disfare e rifare meno volte come è capitato a kenisha e a tutte noi che ci divertiamo con questo ferretto.
Grazie kenisha

L'UNCINETTO

Ho colto questa occasione per andare a conoscere le ORIGINI di questo "passatempo", ma la sua storia è talmente antica, esempi se ne ritrovano già nella cultura Egizia, che risulta difficile risalire alla sua nascita  e purtroppo gli esemplari antichi giunti sino a noi sono pochissimi. E' certo comunque, che questa tecnica fosse diffusa in tutto il mondo, dall'Europa all'Africa, all'America, in Estremo Oriente. Anche i risulti ottenuti sono dei più vari, delicati tessuti con sottili uncinetti e filati, da far pensare di avere tulle tra le mani, tessuti densi e compatti con filati ed uncinetti grossi, pensati per coprire, riscaldare e durare. In Cina venivano create bambole tridimensionali, gli Africani fabbricavano i copricapi dei capi tribù, i Turchi i cappelli e gli Scozzesi ci facevano pesanti mantelli.

       www.alexandra.it/                                                 alemrac.altervista.org/category/uncinetto/

Sembra che in Italia, attorno al XVI secolo, alcune laboriose suore iniziarono ad utilizzare dei filati molto sottili per la creazione di preziosi pizzi per i paramenti sacri. Solamente nel XIX secolo si iniziò ad usare i pizzi per adornare la biancheria della casa e per la biancheria intima.
Nella storia dell’uncinetto non si può dimenticare il contributo dato da due intraprendenti signore, sempre nel XIX secolo: Gray Porter che a Carrickmacross, in Irlanda, diede vita ad una specie di industria domestica per aiutare le famiglie più indigenti e Mrs. Hand che a Clones fondò un’azienda analoga. Ancora oggi questi pizzi sono conosciuti come pizzo di Clones e pizzo di Carrickmacross.
Famosissime sono le coperte “Old America”, composte da quadrati lavorati all’uncinetto con gli avanzi di lana, nate in America all’epoca dei pionieri, quando la lana scarseggiava. Con il tempo, nelle varie zone si sono sviluppati e perfezionati punti e tecniche di lavorazione particolari. Così ad esempio, il pizzo d’Irlanda, un lavoro all’uncinetto che imita preziose trine e che prende il nome dal paese dove è nato. 
Vi è poi la trina di Orvieto, conosciuta anche con il nome di Ars Wetana, nata nella città omonima ad opera di un gruppo di nobildonne. Il fondo di questo tipo di trina imita il tulle. 
I lavori all’uncinetto si possono suddividere in due categorie ben distinte che prendono il nome dal tipo di uncinetto usato. Il più noto è il cosiddetto “uncinetto tedesco”, che prevede una lavorazione in soli giri di andata e che a sua volta si suddivide in uncinetto semplice, uncinetto a forcella, uncinetto friulano, uncinetto o pizzo d’Irlanda. L’altra categoria prende il nome dall’uncinetto tunisino che ha una lavorazione che prevede giri di andata e giri di ritorno. 

tratto da wikipedia
gendj   miss_elly96

Commenti

  1. Wow questi centrini all'uncinetto sono veramente belli, anche questa secondo me è una forma d'arte e poi possono avere molteplici usi ed essere utilizzati dall'arredamento( sotto sopramobili o come copri vassoi)alle bomboniere ecc.e con diverse forme! Complimenti kenisha!

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