Tra musica e storia


Ci eravamo lasciati a Roma... e qui ci ritroviamo.

Abbiamo avuto modo di osservare che, a differenza dell'antica Grecia, la musica romana aveva un carattere molto più festoso e accompagnava spettacoli totalmente pagani.

Tuttavia si assiste ora ad un cambio di rotta: la diffusione del Cristianesimo ha infatti avuto un ruolo decisivo nella storia della musica occidentale. La teoria musicale ereditata dai greci non doveva essere rigettata, perché ideata da pagani, ma ripensata e adeguata alle nuove esigenze religiose.

La tradizione vuole che alla fine del VI secolo, sotto il papato di Gregorio Magno, si sia avuta la spinta per l'unificazione dei riti e, dunque, della musica ad essi soggiacente. In realtà pare che la vera e propria unificazione si sia realmente compiuta solo con l'avvento di Carlo Magno e con la nascita del Sacro Romano Impero.

E' comunque con l'unificazione dei due riti principali - quello veterno-romano e quello gallicano - che nasce il canto gregoriano, ad oggi ancora utilizzato e riconosciuto come canto proprio della liturgia romana.

Esso è un canto monodico, cioè che esclude la simultaneità sonora di note diverse: ogni voce che lo esegue canta all'unisono; ed è cantato a cappella, cioè senza l'accompagnamento di strumenti...

Parlando di canti a cappella... ricordate i Neri per Caso? I meno giovani sicuramente hanno avuto modo di ascoltarli, quanto meno con il loro brano d'esordio, Le ragazze, che ha vinto il festival di Sanremo per la sezione "nuove proposte" del 1995.

E quindi facciamo un balzo indietro di 17 anni e andiamo a risentirli proprio nell'esibizione al festival...




In un contesto musicale italiano quale quello degli anni 90, questi ragazzi non fecero fatica ad emergere. Con il loro primo album vinsero addirittura 6 dischi di platino.

L'origine del nome della band è particolare e simpatica, vale la pena raccontarla...
La band inizialmente era stata chiamata Crecason, dalle lettere iniziali dei primi componenti del gruppo. 
Una sera si stavano esibendo in un locale di Roma, furono notati dal Claudio Mattone, famoso editore italiano, che si accorse del loro abbigliamento: erano tutti vestiti di nero e la sua domanda sorse spontanea: "vestite sempre così?"; dalla risposta "no, è stato un caso" al nuovo nome il passo fu breve.




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