A.D.A.

articolo di esperoblu


Il Simbolismo


Con l'etichetta di Simbolismo, in storia dell'arte, si intende una filosofia di pensiero volta a infarcire le opere di significati nascosti, difficili da decifrare, per l'appunto definiti simboli.
Il Simbolismo non è quindi una corrente ben definita ma un movimento trasversale,capace di declinarsi in stili molto differenti l'uno dall'altro, a discrezione della sensibilità di ogni singolo artista, che  è libero di riprodurre su tela (o in scultura) i suoi mondi interiori immaginifici,  sensuali e spesso inquietanti.
Proprio per questo non è facile descrivere in maniera univoca l'arte simbolista, generalmente le opere di questa corrente sono caratterizzate da tematiche a sfondo storico, mitologico o fantastico, ma possono anche presentare temi realistici, o di critica sociale.
In linea generale vi è il ricorso a uno stile pittorico pulito e dettagliato, ma anche questo non è sempre vero: a volte gli artisti simbolisti arrivano a sfiorare l'astrattismo o a compenetrare in pieno gli impulsi "antiestetici" espressionisti.
L'unico, tra gli elementi ricorrenti del simbolismo, ad accomunare pressochè tutti gli artisti, è la tematica della Femme Fatale, intesa non solo come seduttrice, come ci insegna il cinema, ma come antagonista ammaliatrice e pericolosa, in grado di portare l'uomo alla rovina. Questa figura riflette la crescente angoscia del sesso maschile nell'assistere alla lenta ma inesorabile emancipazione femminile ma si riallaccia anche all'antica venerazione dei popoli mediterranei (originariamente matriarcali) per la donna, restituendo alla memoria collettiva potenti Dee come Ecate, Iside e Persefone in grado di donare la vita ma anche di dispensare la morte.
Un chiaro esempio lo troviamo nella Giuditta di Klimt [1] : la protagonista, viene quasi strozzata da una imponente collana, come per pareggiare i conti con la decapitazione perpetrata ai danni di Oloferne. Ma possiamo pensare anche al vampiro di Munch [2] o alle inquietanti figure femminili di William Waterhouse (Circe[3], Lamia,ninfe assassine e ammaliatrici). Altri artisti giocano su simbologie non cosi' manifeste ma piu' latenti; è il caso per esempio di Puvis De Chavennes che sembra, nei suoi quadri, voler rievocare una perduta età dell'oro, una perfetta armonia con la natura. Nel quadro Fanciulle In Riva Al Mare,[4]le protagoniste, placidamente  immerse in una scena idilliaca, ci riportano alla mente le Cariti, compagne di Afrodite, piu' conosciute come le tre Grazie. Eppure la simbologia dell'acqua ci conduce di nuovo al concetto di madre e di assassina, ed in effetti, indagando, scopriamo che le Cariti sono figlie di Eurinome, la grande Dea madre dei popoli Pelasgi (primi abitatori della Grecia), che scaccio' a calci il suo compagno vento/serpente Ofione, colpevole di essersi preso l'intero merito della creazione dell'Universo, incarnando cosi' il ruolo di femme fatale ma anche prefigurando l'immagine della Vergine Maria con il serpente sotto ai piedi. Insomma, nel simbolismo, niente è come appare, o perlomeno niente è soltanto come appare.
[1]  [2]
  [3] [4]

Altre opere





Generalmente l'opera simbolista presenta diverse chiavi di lettura: appare come una bella immagine ad occhi profani mentre è pregna di significati per chi sa decifrarne i simboli. Su questo si baso' la fortuna di molti artisti che divennero ricchi vendendo alla borghesia quadri che in realtà nascondevano pesanti critiche sociali alla borghesia stessa.
Ufficialmente il movimento naque in Francia negli ultimi decenni del IIX secolo, in piena seconda rivoluzione industriale, sotto l'impulso del fenomeno dei poeti maledetti, e termino' poco dopo la fine del primo conflitto mondiale; ma in realtà lo sviluppo delle tematiche  simboliste origino' molto prima e termino' molto dopo, anzi, probabilmente non è ancora terminato ai giorni nostri.
Senza dubbio le principali radici del movimento sono da ricercarsi nel Romanticismo e nel gruppo dei Preraffaelliti, entrambe correnti che possono senza esitazione essere definite simboliste proprio per la loro attitudine ad esprimere appieno i sentimenti degli artisti.
Nell'arco del Novecento il Simbolismo si è fuso con quasi tutte le principali correnti artistiche dando vita per esempio alle secessioni Viennese e Monegasca, al Pre Espressionismo e anticipando avanguardie piu' tarde come Dada e Surrealismo.
Ma in realtà il Simbolismo non si è mai spento. In quanto estrema propaggine del Romanticismo esso vive ancora nelle grandi tematiche romantiche ed inquietanti che compongono parte della nostra cultura. Basti pensare all'odierno successo della letteratura Ghotic, al tema del Doppleganger (inteso come doppio dell'uomo, e quindi cadavere rianimato, golem o addirittura cyborg), a certi impulsi new age ed esoterici degli ultimi decenni ma anche all'affermazione , nell'arco del Novecento, della psicanalisi, largamente anticipata dalla ricerca dei propri demoni interiori portata avanti da artisti come  ad esempio Odillon Redon.

Infine vediamo come applicare alcuni concetti legati al Simbolismo alle nostre Dolle o alle nostre suite.
Nel primo esempio utilizzo una maschera da teschio, simbolo della morte fisica ma anche interiore o morale, e una figura scheletrica realizzata nello Stardesign Hair che rappresenta bene l'idea del Doppelganger. Mi avvalgo di uno sfondo scuro e ottengo un effetto sfumato con il Withe Smoke Kitsch (disponibile nel Suite Shop) che richiama le atmosfere delle opere di William Blake.

Nel secondo esempio invece cerco di dare alla mia suite l'aspetto inquietante e desolato di alcune opere di Kupka, ma decido di ambientare la scena in un'epoca postatomica, abitata da esseri senza personalità: i manichini, ecco ancora che torna l'idea del doppio/sostituto dell'uomo. Per rappresentare la morte della natura sostituisco i fiori con le lampadine, andando cosi' a richiamare l' Idolo Moderno, un famoso quadro di Boccioni (noto futurista ma anche grande simbolista) , omaggio proprio alla luce elettrica.

E ora che ne dite di provare anche voi ad esprimere le vostre idee attraverso un simbolo?


Commenti

  1. Grazie! Sono riuscita a seguirti pure io che poco ne comprendo di arte.

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  2. davvero tutto molto interessante un bell'articolo!!!

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