John Galliano




Gli esordi del creativo JG, partono dai suoi studi alla famosissima Central Saint Martins College of Art and Design, con una collezione ispirata alla Rivoluzione Francese chiamata "Les Incroyables".

                     

Era il 1984 e la decostruzione non faceva ancora parte dello scenario della moda, ma galliano, personaggio controverso ed eccessivo, di sicuro, può essere considerato tra i primi esponenti tra i fashion-designer, insieme a Alexander McQueen e Vivienne Westwood, ad introdurre una nuova concezione: la non-separazione tra coscienza e mondo oggettivo, la non-separazione tra il mondo esterno e quello interno.
Il contesto culturale nel quale tali artisti si formano è l’ambiente londinese degli anni 80 che dopo il Punk era diventata centro motore per i New Romantic. Critica severa alla cultura-conservatorista e moralista dell’epoca Thatcheriana, il corpo tenta di sfuggire alle condizioni dettate dall’omologazione.
In questo panorama si inserisce perfettamente l’opera dell’artista Leigh Bowery, dal quale Galliano trae tematiche ed ispirazione e al quale ricorrerà per la messa in scena dei suoi molteplici spettacoli.


Bowery, fu  estremo e complesso interprete del clima di sperimentazione e correlazione tra cultura musicale, scena underground, arte visiva, linguaggi della moda e del design nel Regno Unito. Tra il 1985 e il 1986, si occupò della direzione del Taboo, noto club in Leicester Square, che ben presto divenne punto di incontro per musicisti ed artisti. Lavorò in modo ossesivo sulle possibilità del corpo, delle sue trasformazioni nell'intento di valorizzare l'individuo e la sua libertà espressiva. Diventa egli stesso "opera d'arte" confondendo il genere di appartenenza nella ricerca delle infinite sfaccettature dell'"io".


La concezione della moda di Galliano parte, appunto, da tali presupposti, gioca con i ruoli e con gli elementi in un divenire continuo e mai uguale a se stesso, riassumendo perfettamente gli impulsi e stimoli ricevuti nell'ambiente culturale complesso e sfaccettato nel quale si è formato.
Lavora presso diverse case di moda, ma la sua collaborazione come direttore creativo del marchio Dior ne sancisce il riconoscimento permettendogli di proclamare a pieno le sue doti espressive, il suo amore per il teatro, la femminilità, che diventeranno il suo tratto distintivo ed inequivocabile.

Viene allontanato dal brand a causa di infelici esternazioni antisemite e un video nel quale inneggia ad Adolf Hitler. Al di la di ogni giudizio morale sull'uomo e sul suo discutibile pensiero, John Galliano resta un creativo d'eccezione, un innovatore appassionato e sicuramente una delle figure portanti dell'haute couture degli ultimi anni.


Osserviamo, ora, una panoramica  della sua produzione, attraverso i periodi, i contenuti e gli spunti che si sono susseguiti sulle sue passerelle:




Degno di nota e simbolo della fantasia visionaria a di galliano, è l'albero di natale ideato per la hall del lussuoso Hotel Claridge,  dal sapore esotico.
In un suggestivo gioco di luci ed ombre e l'evolversi dei rami che predono vita quasi animati da un'energia interna, in perfetta armonia con la concezione del creativo costituita da contaminazioni e ricerca delle diverse angolazioni del possibile.


concludiamo questa incursione nell' universo "Galliano" con una passerella dall'impianto scenografico di grande effetto



in fine... ringraziamo come sempre la nostra miss_elly96 per la sua libera interpretazione di questo stupefacente artista:



Commenti

  1. Più che stilista mi sembra un pittore... un artista o qualcosa del genere. È davvero la creatività in persona ...magari mi ispiro a lui per il prossimo articolo :D

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  2. sarebbe bellissimo vedere una tua interpretazione di questo "pittore"... si ti prego, fallo!!!

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  3. Quoto entrambe. Un immenso artista e un ottimo spunto per la rubrica di Orange Twitter :)

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  4. io sono entrato per guardare le foto che mi piacciono molto

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  5. abiti onirici e stupendi un vero genio!!! .. Non c'è che dire!!!

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