Epifania tutte le feste le porta via ...



Epifania tutte le feste le porta via è un proverbio popolare a sfondo religioso



La Befana si festeggia il giorno dell'Epifania, il 6 gennaio. L'Epifania è una festa religiosa che deriva il suo nome da un termine greco che significa rivelazione. È, infatti, in questo giorno che Gesù bambino si rivelò come figlio di Dio ai tre Magi. Ma, chi erano costoro? Erano Baldassarre, Melchiorre e Gaspare, tre sapienti che provenivano dalle lontane terre d'Oriente. Si erano messi in cammino guidati da un astro splendente, una stella cometa, che mai prima aveva fatto apparizione nel cielo. Lo studio di questo insolito fenomeno li aveva avvisati che qualcosa di realmente grande stava per accadere. 


Un tempo in molte regioni italiane era la festa più attesa dai bambini: non esisteva Babbo Natale ed era la Befana a portare piccoli doni e dolciumi.
Oggi i bambini arrivano all'Epifania saturi di doni e dolci, ma la vecchina continua a conservare il suo fascino.



Attualmente il 6 gennaio si festeggia in diversi modi nel mondo, evidenziando come la tradizione della vecchietta a cavallo della scopa con i vestiti stracciati esista solo in Italia. 


Oltre che in Italia troviamo il culto della Befana in varie parti del mondo: dalla Persia alla Normandia, dalla Russia all’Africa del Nord.
In tale culto, molti, rintracciano il mito della Dea genitrice primordiale, signora della vita e della morte, della rigenerazione della Natura.
Per altri, nella sua figura, la Befana riassume l’immagine della Dea antenata custode del focolare, luogo sacro della casa. E non è un caso se si serve, proprio dei camini, per introdurre l’ allegria nelle case, svolazzando con la sua fantastica scopa.


Ad esempio in  Francia nel giorno dell'Epifania si usa fare un dolce speciale, all'interno del quale si nasconde una fava. Chi la trova diventa per quel giorno il re o la regina della festa. 

In Islanda il 6 gennaio viene chiamato il tredicesimo, poiché da Natale fino a questa data trascorrono 13 giorni. I festeggiamenti iniziano con una fiaccolata, alla quale partecipano anche il re e la regina degli elfi. A metà strada arriva anche l'ultimo dei Babbo Natale, il tredicesimo (il primo Babbo Natale arriva l'11 dicembre e poi ne arriva uno ogni giorno fino a Natale, poi dal 25 dicembre in poi ne va via uno al giorno). Tutto ha fine con un falò e fuochi d'artificio.

In Spagna la sera del 5 gennaio i bambini attendono i doni dei Re Magi e mettono davanti alla porta un bicchier d'acqua per i cammelli assetati e anche qualcosa da mangiare e una scarpa. In molte città si tiene un corteo durante il quale i Re Magi sfilano per le vie su dei carri riccamente decorati.

Anche in Germania i Re Magi sono protagonisti. Le persone di religione cattolica vanno a messa. Ma il 6 Gennaio non è un giorno festivo, si lavora come al solito e i bambini vanno a scuola.
In Romania i bambini attendono l'arrivo dei re Magi e il 6 gennaio propongono racconti in cambio di qualche spicciolo. 

In Ungheria i bambini si vestono da Re Magi e poi vanno di casa in casa portandosi dietro un presepe e in cambio ricevono qualche soldo. 

In Russia torna protagonista una figura simile alla nostra befana, chiamata "Babuschka", una vecchietta che, accompagnata da un certo Padre Gelo, distribuisce regali a tutti i bambini.


La Befana è nel nostro immaginario una vecchietta che porta doni ai bambini la notte tra il 5 e il 6 gennaio. La sua rappresentazione è ormai la stessa da tempo quasi infinito: un gonnellone scuro ed ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte consunte, il tutto assortito da coloratissime toppe. 

La filastrocca a lei dedicata descrive bene il suo abbigliamento: 
" La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col cappello alla romana viva viva la Befana! " 



A cavalcioni di una scopa, passa sopra i tetti delle case e, calandosi dai camini, distribuisce nelle calze lasciate appese dai bambini, giocattoli, cioccolatini e caramelle. 
Non mancano comunque carbone e cenere per chi ha fatto troppi capricci durante l'anno. 
E' tradizione lasciare alla Befana un piattino con un mandarino o un'arancia con un bicchiere di vino in modo che si possa rifocillare. 
Il mattino successivo insieme ai regali i bambini troveranno il pasto consumato e l’impronta della mano della Befana sulla cenere sparsa nel piatto. 




Tutti speriamo che la befana si porti via dolori, e malinconia.
Porti un po di tocca sana, e un po di filigrana.
Ma sarà poi vero che verrà!...
Passerà un 'altro anno e si scoprirà.



lo staff le perle di Stardoll


Commenti

  1. La befana è una tradizione che porto nel cuore .. ricordo ancora quando la mattina trovavo calze piene e doni ed un po' di carbone e di fuliggine sulla cucina a testimonianza che la befana era passata dalla canna fumaria ... Magia!! Magia!!! che tutti i dolori porta via!!! Viva Viva la Befana!!!

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